Docente di Arti Visive presso la Nuova Accademia Belle Arti NABA di Milano e di Pittura all’Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo, Ettore Favini (Cremona, 1974) è un artista che ha incentrato la sua ricerca e il suo lavoro intorno alla relazione tra l’opera, l’ambiente nel quale si inserisce e le persone.
Le memorie, individuali e collettive, sono spesso al centro di un percorso che muove da ispirazioni autobiografiche per elaborare temi universali quali il tempo e l’esistenza.
Favini affronta il concetto di identità, cercando nuove dimensioni. Le sue opere sono la sintesi aperta di una moltitudine, il luogo d’incontro di una pluralità di esperienze che sfuggono ai concetti troppo rigidi di unità e totalità.
L’artista ha vinto riconoscimenti e premi sia nazionali che internazionali e le sue opere sono state esposte in importanti istituzioni italiane e internazionali: Museo del Novecento, Milano; PAC, Milano; Galleria d’Arte Moderna, Milano; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Villa Croce, Genova; Villa Medici, Roma; American Academy, Roma; MAN, Nuoro; Italian Academy, New York; IIC, Tirana; SongEun Art Space, Seoul; Autostrada Biennale, Prizren, Domaine de Chamarande, Paris.
Oltre a Au Revoir, per Connecting Cultures Favini ha già realizzato nel 2007 The real revolution is not to change the world, un progetto di immagini prese da archivi fotografici di paesaggi apparentemente incontaminati, in realtà in trasformazione o parzialmente compromessi dal riscaldamento globale e disturbate da claim di “greenwashing” che ne determinavano le sorti negative dei paesaggi.
Ph. Ettore Favini di U.Armiraglia.
Au Revoir è un progetto realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (6. Edizione, 2019), programma di promozione di arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.