Connecting Cultures e Fondazione Ismu – Settore Educazione – Patrimonio e Intercultura
con il sostegno della Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee (PaBAAC) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il patrocinio dell’Associazione Italiana Biblioteche (AIB)
presentano i progetti selezionati per l’edizione 2011 di
“ARTE, PATRIMONIO e DIRITTI UMANI”
concorso per giovani artisti e istituzioni culturali
PROGETTI SELEZIONATI
1) “CHANGE FACE / cambia faccia”
artista: Paolo Baraldi
istituzione culturale: GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
luogo di svolgimento del progetto: Bergamo
2) “Diritti di Carta”
artisti: Ruggero Baragliu, Emanuele Rinaldo Meschini, Paolo Scarfone
istituzione culturale: Associazione Museo della Carta di Pescia Onlus
luogo di svolgimento del progetto: Pescia
3) “Landscape Remix”
artista: Giulia Casula
istituzione culturale: MAN – Museo d’Arte Provincia di Nuoro
luoghi di svolgimento del progetto: Nuoro, Isili e Tortolì
4) “Lingua Mamma. Un percorso artistico-linguistico con la comunità bengalese di Roma”
artisti: Sara Basta, Marianna Ferratto
istituzione culturale: Biblioteca Comunale “Dino Penazzato”
luogo di svolgimento del progetto: Roma
5) “Orto tosco-cinese”
artista: Leone Contini
istituzione culturale: Museo della Vite e del Vino di Carmignano
luogo di svolgimento del progetto: Carmignano
PRESENTAZIONE DEI PROGETTI SELEZIONATI E DEL VINCITORE DEL CONCORSO
La presentazione dei progetti e la proclamazione del vincitore avrà luogo giovedì 2 febbraio 2012, ore 17.00, presso la Soprintendenza per il Beni storici, artistici ed etnoantropologici della Lombardia occidentale, cortile d’onore del Palazzo di Brera, Sala della Passione (via Brera, 28)
I VINCITORI
Vincono a pari merito le artiste Giulia Casula, con il progetto “Landscape Remix” e Sara Basta, Marianna Ferratto con il progetto “Lingua Mamma. Un percorso artistico-linguistico con la comunità bengalese di Roma”.
Perché due progetti vincitori ex-aequo?
Per questa edizione del premio si è deciso di proclamare due vincitori ex-aequo – “Lingua Mamma” e “Landscape remix” – in quanto entrambi si distinguono per affrontare in maniera creativa le tematiche e problematiche al cuore del bando, ma presentano nel contempo alcune criticità che non rendono né l’uno né l’altro pienamente rispondenti ai requisiti da esso indicati.
“Lingua Mamma” è decisamente complementare a “Landscape remix” per la spiccata attenzione nei confronti del contesto sociale e dei destinatari cui fa riferimento, che sono ben individuati e soprattutto già conosciuti e analizzati. D’altra parte, “Lingua mamma” è eccessivamente sbilanciato sulla dimensione sociale, lasciando più nell’indeterminatezza – almeno nella descrizione del progetto – le componenti essenziali richieste dal bando, rappresentate dall’arte e dal patrimonio.
Quanto a “Landscape remix”, l’interazione e l’equilibrio tra le componenti fondamentali del bando – arte, patrimonio e intercultura – ne fanno il progetto potenzialmente più pertinente, che sconta tuttavia una insufficiente attenzione e cura alla definizione dei destinatari, dei loro bisogni e delle loro aspettative rispetto a una partecipazione attiva alla vita culturale della comunità locale. Diversamente da “Lingua Mamma”, che si distingue per un approccio semplice, diretto ed efficace a diverse componenti e problematiche sociali che ruotano attorno al tema della differenza, “Landscape remix” opta per una struttura progettuale molto più complessa e nel contempo “astratta” (se il contesto è specifico, anche le modalità operative saranno specifiche), che rischia di sottovalutare la difficoltà reale di un concreto coinvolgimento dei destinatari.
In entrambi i progetti, infine, permane una certa ambiguità rispetto al ruolo che l’istituzione culturale è effettivamente chiamata a svolgere: nel caso della biblioteca, non si fa riferimento alcuno a come il patrimonio librario possa essere risorsa per lo sviluppo e la realizzazione del progetto; nel caso del museo, ruoli e responsabilità rispetto all’intervento dell’artista non sono definiti a sufficienza.
Siamo consapevoli che questa decisione dimezza le risorse assegnate ai due progetti vincitori, ma siamo anche convinte che possa essere colta come un’opportunità per aiutare i gruppi di progetto a meglio definire i destinatari e a mettere a fuoco le azioni progettuali più significative e pertinenti al raggiungimento dei risultati attesi.