Da una serie di scatti di paesaggi toscani – fatti in occasione del workshop Valdarno on the road (Progetto Valdarno, a cura di Connecting Cultures) – e di figure, due fotografie separati si sovrappongono, l’immagine retrostante sembra galleggiare come una rete o un velo sulla superficie grazie ad un processo di disegno fatto a mano e di postproduzione digitale. Una fotografia ritrae la parte posteriore di una testa, l’altra un paesaggio, entrambe scattate in diversi luoghi e ricostruite all’interno di una singola immagine.

Senza essere in grado di fissare un’immagine completa e definita, la cancellazione parziale di una delle due immagini rivela al tempo stesso l’incompletezza dell’altra. Le figure ed i paesaggi sono prese in luoghi geografici diversi e il modo in cui le due immagini sono intricate tra di loro sembra suggerire la possibilità di essere contemporaneamente in più di un luogo e in qualsiasi momento.

Il titolo generico del lavoro è Inside The View – ispirato ad una serie di collages di Max Ernst.

“Ho sviluppato questo modo di creare le immagini attraverso una duplice temporalità – una che riguarda l’istante in cui scatto le fotografie e l’altra che si riferisce alla successiva fase di ricostruzione – attraverso il tatto e il lavoro della mano, segnalando un ritorno a una esperienza più primitiva e corporale.

Il lavoro si è così evoluto dalle precedenti indagini sul sublime ad un impegno maggiore che coinvolge sia la retina (l’occhio, lo sguardo) che il mezzo digitale, dove l’elemento “disegnato/postprodotto” diventa l’interfaccia tra i cliché formali della pittura/fotografia di paesaggio e della ritrattistica e in particolare la tradizione romantica della pittura del Nord”.

BIOGRAFIA
La fotografia di Helen Sear si è sviluppata da quel background artistico di perfomance, film e installazioni sviluppatosi negli anni’80. Le sue fotografie divennero note nella mostra del British Council del 1991, De-Composition: Constructed Photography in Britain, che girò in America Latina e in Europa Orientale. Il suo lavoro esplora idee di visione, tocchi e la rappresentazione della natura dell’esperienza, dimostrando un interesse durevole verso il tema del paesaggio in relazione al corpo sia umano che animale. Helen Sear combina il disegno con gli strumenti ottici e le tecnologie digitali. Le sue opere sono state esposte nella mostra About Face alla Hayward Gallery di Londra nell’estate del 2004 e in occasione de La Mirada Reflexiva all’Espai D’Art Contemporain in Castellon in Spagna nel 2005. Ha pubblicato una monografia di 90 pagine, Twice, con la casa editrice Zelda Cheatle nel 2002 e ha partecipato alla mostra itinerante Grounded curata dalla Impressions Gallery  di York tra 2003 e 2005. Tra le recenti personali: Inside The View, presentata in Finlandia alla Gallery Harmonia nel 2006, Beyond The View alla Hoopers Gallery di Londra nel 2009 e alla Klompching Gallery di New York nel 2010. Un articolo dedicato ai suoi lavori sarà presto pubblicato sul magazine Aperture.

Helen Sear è attualmente docente in Photography and Fine Art Practice e membro del  European Centre for Photographic Research presso la University of Wales di Newport. Nel 2011 ha vinto il Major Creative Wales Award per realizzare un nuovo lavoro.

www.helensear.com