INCONTRI INTERCULTURALI è finalizzato alla valorizzazione delle collezioni d’arte della città e al dialogo tra le culture della società plurale contemporanea. Il progetto consiste nell’individuazione di percorsi tematici attraverso le raccolte pubbliche di beni storico-artistici e gli spazi pubblici, condotti ed interpretati da guide d’eccezione provenienti da culture diverse.
Mai come oggi l’arte ha un ruolo da giocare nel dialogo tra le culture e nella comprensione reciproca. “L’arte, disse una volta qualcuno, è un luogo protetto dove poter cominciare delle conversazioni difficili”. Più di ogni altro dispositivo, infatti, l’arte oggi diventa il luogo simbolico ed emozionale di incontro tra le persone, l’inizio di un dialogo alla pari, un confronto o meglio un’occasione per narrare noi stessi attraverso le opere e gli oggetti che hanno un significato per ciascuno di noi.
Le tre edizioni di Incontri Interculturali
2017 // INCONTRI INTERCULTURALI, Gallerie d’Italia, col sostengo di Fondazione Cariplo, piazza Scala 6, Milano
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2016 // Empowering Women: Intercultural Meetings, nell’ambito della mostra commissionata da UBS, che raccoglie, i nuovi ritratti della fotografa Annie Leibovitz, Fabbrica Orobia 15, via Orobia 15, Milano
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2015 // Don’t Shoot the Painter. Da Bellini a Basquiat: Incontri Interculturali, nell’ambito della mostra che raccoglie oltre 100 dipinti dalla UBS Art Collection, GAM – Galleria di Arte Moderna, via Palestro 16, Milano
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Il contesto
Il progetto intende inserirsi nel contesto della città di Milano, da sempre luogo d’immigrazione. In un contesto cittadino caratterizzato da migrazioni, situazioni di forte crisi e contaminazioni linguistiche e culturali, il patrimonio artistico rappresenta una significativa opportunità di sviluppo di percorsi di mediazione, capaci di stimolare il dialogo interculturale e la scoperta dell’altro attraverso il dispositivo dell’arte e l’attiva partecipazione delle persone.
L’Arte, dunque, è una piattaforma di dialogo, un punto di partenza per scoprire la sensibilità di ciascuno, per rivedere le storie personali e collettive senza toccare corde troppo personali, ma parlando di cose e forme che suscitano emozioni. Un incontro attraverso l’arte permette, a chi assiste e ascolta, di aprirsi a una consapevolezza diversa, che non è soltanto compassione, ma è cultura, una più profonda comprensione dell’universo di riferimenti dell’altro che potrà dare una nuova dimensione a quelle stesse opere. Il senso di un’opera o di un percorso potrà essere letteralmente ribaltato, creando un ponte verso culture diverse.
Il target
Il progetto di visite guidate interculturali si rivolge soprattutto al pubblico e ai visitatori abituali del museo, alla cittadinanza che desidera incontrare e avvicinarsi alle altre culture in un processo che coinvolge gli individui in un dialogo di nuovi saperi, esperienze e relazioni, e ai nuovi cittadini che possono identificarsi in percorsi ermeneutici diversi.
In sintesi i principali target del progetto sono:
• un numero selezionato di persone in stato di fragilità economica e sociale, provenienti da diversi Paesi, non necessariamente dotate di una specifica formazione culturale in ambito artistico, ma con buone sensibilità, interesse per la cultura e una propensione alla relazione interpersonale;
• il pubblico museale autoctono abituale, aperto a un confronto tra le culture;
• un pubblico diverso non abituale di nuovi cittadini.
Le visite guidate sono inoltre un’occasione di riscatto personale, di rafforzamento delle competenze professionali e possibilmente di inserimento lavorativo. Le visite guidate, aperte al pubblico, potranno svolgersi in lingua italiana e/o nella lingua madre dei partecipanti in base alle richieste.
Ogni attività del progetto sarà accompagnata dalla raccolta di documentazione audio/video a partire dalla quale sarà possibile realizzare una miniguida e un breve report video di comunicazione e marketing per il polo museale.
Tutte le fasi di laboratorio e le visite guidate verranno coordinate e supervisionate da Connecting Cultures e Comunità Nuova Onlus.
Obiettivi del progetto
• Generare nuova occupazione creando nuove competenze professionali.
• Far emergere le abilità creative, di comunicazione e il confronto culturale delle 20 guide nei confronti dei visitatori e delle comunità locali.
• Valorizzare i beni culturali e artistici presenti nelle Gallerie.
• Aprire il museo a nuovi pubblici favorendo la partecipazione di persone che abitualmente non lo frequentano.
• Gettare le basi per la costituzione di una rete di soggetti pubblici e privati attivi nell’ambito della cultura, dell’arte, dell’inclusione sociale, della formazione e della cittadinanza attiva con l’obiettivo della valorizzazione della dignità e della cultura altrui.
• Sviluppare la narrazione come modalità di approccio al dialogo e al confronto.
• Sensibilizzare la mobilitazione di conoscenze valorizzando lo scambio tra le culture e la comprensione delle collezioni da parte di pubblici diversi.
• Promuovere l’utilizzo dei linguaggi artistici.
• Organizzare visite guidate interculturali e visite espressamente dedicate alle scuole.
Risultati attesi a breve e a lungo termine
• Ogni vista guidata interculturale a cadenza settimanale avrà la possibilità di accogliere 20 o più iscritti per un totale di 20 visite guidate da svolgere nell’arco di quattro mesi suddivisi in due cicli di incontri.
• Il museo diventa un luogo di incontro e di relazioni, intendendo per relazione un rapporto che riconosce nei pubblici del museo dei partecipanti attivi.
• La partecipazione culturale di nuovi cittadini e nuovi pubblici attraverso il lavoro pilota di persone appartenenti a comunità mai raggiunte dal museo in precedenza (quali ad esempio soggetti appartenenti a comunità rom, egiziane, arabe, etc. …).
• Maggiore consapevolezza da parte del pubblico della presenza di nuovi cittadini con un vissuto e un background differente.
• Nuovi approcci di comunicazione dell’arte tramite lo storytelling derivanti dalle visite guidate interculturali.
• Accrescimento di competenze professionali delle 20 guide interculturali.