La città trasparente. Riflessi della Bicocca
un progetto di Margarita Andreu
intervengono Anna Daneri e Francesco Tiribelli
L’area della Bicocca – cuore di quel nucleo industriale che si era rapidamente costituito ai primi del Novecento nella zona nord di Milano – rappresenta un esempio unico in Europa per l’ampiezza dell’intervento di riqualificazione. Il concorso per la riprogettazione dell’area, indetto nel 1985 da Pirelli, fu vinto dallo studio Gregotti e Associati. Un grande polo universitario, uno spazio espositivo, un grande teatro, centri di ricerca, uffici, abitazioni: oggi la Bicocca è un quartiere nuovo – nato forse troppo rapidamente – ricco di servizi e collegamenti ma non ancora completamente assorbito dalla città circostante, non del tutto ‘vissuto’ e compreso dalle persone che vi abitano e che lo attraversano.
La periferia contemporanea è l’oggetto privilegiato delle fotografie di Margarita Andreu, spazi ipermoderni in cui le architetture spesso sovrastano le esistenze umane. Dello spazio architettonico la Andreu coglie principalmente le qualità linguistiche: i pieni, i vuoti, le geometrie, il riflettersi della luce, le trasparenze, le forme modulari, le qualità materiche delle strutture. Lo sguardo della fotografa catalana si perde nei dettagli di luce, forma e colore pervadendo le immagini di un particolare effetto di straniamento. Del nuovo quartiere Bicocca la fotografa coglie i forti elementi formali ed architettonici, ma quello che più profondamente la intriga sono gli aspetti contraddittori dei paesaggi periferici: lo stridente rapporto fra l’architettura razionale e la silenziosa e inafferrabile attività umana che si svolge al suo interno. All’interno di questo spazio moderno ideale gli esseri umani quasi galleggiano, come pesci in un grande acquario trasparente: studenti, impiegati, semplici passanti transitano, si incontrano, svolgono le loro azioni quotidiane nel tempo sospeso di queste architetture.
L’obiettivo fotografico si sofferma soprattutto sui luoghi di transito e di attesa: l’università, i bar, gli uffici, i grandi atri degli edifici moderni, gli spiazzi fra i palazzi, i depositi dei tram. Questi luoghi dove il tempo è sospeso rivelano allo sguardo i dettagli più inattesi: le tracce della pioggia su un vetro, delle erbacce che crescono ai margini di un cantiere, degli alberi di cipresso sulla strada delle vecchie fabbriche, alcune studentesse che chiacchierano dietro ad un vetro. È uno sguardo sensibile, quello di Margarita Andreu, capace di cogliere gli interstizi vitali del paesaggio contemporaneo, le sue qualità complesse e le forti contraddizioni. In questi interstizi si nasconde la poesia profonda di queste immagini.
Mercoledì 22 APRILE 2009
La città trasparente. Riflessi della Bicocca
h. 18.30, ingresso libero
Centro di Documentazione di Connecting Cultures
via giorgio merula 62, 20142 Milano
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