Bunker.
Un progetto di arte pubblica per rileggere la storia collettiva attraverso la memoria privata
un progetto di Laura Morelli
interviene Alessandro Tamburini
Bunker è un progetto artistico che coinvolge il territorio di Dalmine, Bergamo e provincia. Nasce dal desiderio di alcuni artisti di confrontarsi con un tema di grande attualità: il bunker come dimensione di incontro tra storia pubblica e microstorie private.
Attraverso forme e linguaggi dell’arte contemporanea – come installazioni, video e fotografie – il progetto, ideato dall’artista Laura Morelli e organizzato dall’Associazione Culturale DI+ e da Laboratorio 80, si propone di offrire al pubblico una visione sfaccettata dell’immaginario legato al bunker come luogo storico e metaforico – dall’uso originario, al successivo abbandono fino al recupero sotto forma di silenzioso contenitore storico – ma anche di svelare e suggerire nuovi significati e suggestioni che questo spazio evoca nella contemporaneità. E poichè il bunker è uno spazio che appartiene a tutti, l’iniziativa si è sviluppata come una coproduzione d’arte contemporanea, inserita nel tessuto sociale e realizzata attraverso il coinvolgimento attivo della popolazione in un inedito e stimolante percorso culturale e artistico sul filo che unisce memoria e presente, spazio pubblico e dimensione privata.
Il progetto artistico ha preso il via da un approfondito lavoro di ricerca storico-documentaria sul bunker, realizzato in collaborazione con la Fondazione Dalmine, che è stato il primo ed indispensabile passo per conoscere le caratteristiche del territorio e per formulare proposte per la valorizzazione dei rifugi antiaerei come patrimonio storico-architettonico, in collaborazione con il Comune di Dalmine e con S.C.A.M. (Speleologia Cavità Artificiali Milano). Muovendosi in una trama di testimonianze e di memorie, il lavoro artistico si è sviluppato attraverso video, installazioni e fotografie che tracciano sul territorio un inedito itinerario dal bombardamento di Dalmine, avvenuto il 6 luglio del 1944, fino al bunker contemporaneo, concepito non solo come rifugio antiaereo ma anche metaforicamente come luogo privato in cui sentirsi al riparo, così come ambiente pubblico di tutela e conservazione. Se la società contemporanea si osserva e si conserva, impegnandosi in una ricerca continua e a volte ossessiva di occasioni per ricordare il passato e per celebrarlo, troppo spesso la memoria trova come unica valvola di sfogo la commemorazione e si svuota di significato. Il progetto Bunker esce da questa logica e dà voce alla “singolarità” delle memorie, abbandonando le strada battuta della storia pubblica e seguendo il filo dei ricordi.
15 FEBBRAIO 2007
Bunker
h. 18.30, ingresso libero
Centro di Documentazione Arti Visive di Connecting Cultures
via giorgio merula 62, 20142 Milano
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Ideazione: Laura Morelli
Curatela artistica: Sara Mazzocchi
Organizzazione: Associazione Culturale DI+ &1lab
Grafica: Laboratorio 80
Ricerca storica: Fondazione Dalmine
Con il contributo di: S.A.C.B.O. Spa
Con il patrocinio del Comune di Milano
- Bunker. Un progetto di arte pubblica per rileggere la storia collettiva attraverso la memoria privata, un progetto di Laura Morelli
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