Premesso che trovo utile ed encomiabile ogni iniziativa editoriale e di conoscenza della figura di Carla Lonzi, assumo in questa occasione il ruolo antipatico di indicare i limiti di un personaggio eccezionale come è stata. Lo faccio da suo grande estimatore: ne ho scritto e ho ripetutamente affrontato il suo lavoro in vari corsi insieme a studenti. Mettere in atto un’approfondita considerazione verso ciò che ha fatto, rispettosa e critica insieme, è il modo migliore per tenere vivo l’interesse nei suoi confronti, soprattutto da parte di giovani, che spesso ne rimangono affascinati. La necessità di uno studio critico, che superi la soglia dell’ammirazione, vale per molti, per tutti i personaggi significativi, anche perché abbiamo bisogno di arricchimenti di conoscenza fondati sulla loro opera, a partire dal loro lavoro, non di nuove forme di idolatria.

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