Mer de plusieurs noms (2019) è una delle opere prodotte da Ettore Favini per Au Revoir – progetto che ha inteso affrontare l’identità della cultura mediterranea attraverso il tessuto del jeans e la sua storia.
Il titolo dell’opera riprende la definizione utilizzata dal cronista contemporaneo Prerag Matvejevic per il Mediterraneo – il Mare dai molteplici nomi – evocando proprio l’impossibilità di raccontare il Grande Mare con una narrazione e una prospettiva univoca.
Ricamata a mano da artigiane del Nord Africa, selezionate per la realizzazione del progetto proprio per il patrimonio di saperi e competenze che hanno portato con sé dai loro paesi d’origine, Mer de plusieurs noms è realizzata assemblando e sovrapponendo i contorni di sedici mappe e rotte del Mediterraneo, ricavate dalle descrizioni e rappresentazioni di studiosi, filosofi e cartografi di differenti epoche e civilizzazioni dal mondo greco e romano, al Medioevo, fino alle ultime rilevazioni satellitari di Google Maps.
Mettendo in evidenza concezioni del mondo mediterraneo obsolete o dimenticate e collocandole accanto alle delimitazioni territoriali di oggi, Favini ci invita a ripensare i confini di oggi e in particolare il nostro proprio orizzonte in riferimento a dove siamo, per diventare più consapevoli della nostra relazione con lo spazio e il tempo.