Mostra finale del workshop di autocostruzione con ToMake studiolaboratorio/Massimo Cutini
iniziativa a cura di Connecting Cultures promossa da IF Immagina il Futuro
giovedì 20 Dicembre
dalle 17.30
Il progetto
Il laboratorio vuole sperimentare l’associazione, il collegamento, la combinazione tra 3 diverse discipline: arte, design, e moda. L’obiettivo è quello di realizzare un oggetto utilizzando materiali di scarto (materie seconde) attraverso l’uso di tecniche semplici, alla portata di tutti. L’operazione, dunque sarà a basso costo: lo-fi design.
L’aspetto del “fare”, caratteristico del laboratorio, è un componente importante che contiene sempre l’esperienza del progetto. In questo caso esso diventa interpretazione e messa alla prova della realtà, di una proprio desiderio personale. Vuole stimolare una visione altra, un mondo altro, l’esito di un pensiero e un’azione autonoma, col fine di costruire da sé, un pezzo autentico del proprio paesaggio domestico.
Vedere il progetto da un punto di vista dell’arte è fondamentale perché significa liberare il concetto di creatività da ogni etichetta. Il lavoro è ispirato a un progetto di Martino Gamper : “100 sedie in 100 giorni”, in cui l’artista reinventa l’idea della seduta, assemblando liberamente componenti di vecchie sedie trovate lungo le strade di Londra e accumulate per più di due anni. Il risultato è un sorprendente catalogo di sedute e di storie.
L’aspetto del design è invece contenuto nella scelta dell’oggetto da realizzare: un nuovo rivestimento per una sedia in qualche modo non più utilizzata. Come nel progetto di Gamper, la sedia è reinterpretata formalmente manipolando per essa un abito personale. Alla fine nonostante l’aspetto possa in qualche modo smentirci ciò che avremo di fronte sarà sempre un oggetto su cui potremo sederci.
La moda (o arte sartoriale) è presente come forma mentis, metodo e tecnica realizzativa utile a raggiungere l’obiettivo. Si tratterà di fare un bozzetto d’insieme e poi ottenere dei modelli formali dal materiale riciclato, da montare e cucire attorno alla forma/supporto dato: la sedia. L’oggetto standardizzato e apparentemente anonimo subirà così una sorta di metamorfosi. I modelli, una volta cuciti, andranno a costituire una nuova veste/forma per la nostra sedia: potremo chiamarlo design/pret a porter. Il punto da imbastitura, dall’effetto grafico uguale al tratteggio, sarà più che sufficiente a tenere insieme l’abito. Saranno utilizzati fili spessi di cotone di vari colori, abbinabili alle “stoffe plastiche” che il partecipante sceglierà di usare. Pertanto sperimentatori, artisti, stilisti, modellisti, designer, appassionati di cucito, saranno più che benvenuti.
I materiali di riciclo utilizzati (le stoffe di cui sopra) proverranno dall’industria della lavorazione delle materie plastiche. In particolare da quella delle resine espanse utilizzate come guarnizioni, protezioni, componenti di articoli per la casa, edilizia, sport, nautica, automobile ecc. Un esempio su tutti: tappetini per palestra. L’elemento tipo sarà, infatti, una lastra di dimensioni variabili (è uno scarto aziendale) di 5 mm di spessore di diverse colorazioni (di norma nero, grigio, blu, rosso, bianco), leggera, dunque facile da maneggiare, tagliare e cucire.
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INFO
quando: 20 dicembre 2012 – dalle 17.30
dove: via Giorgio Merula, 62 – 20142 – Milano
Contatti
mail: info@connectingcultures.info
tel.: 0289181326