Arte in relazione. Quaderno 1

19,00

I Quaderni di Connecting Cultures sono un’iniziativa editoriale che a partire dai documenti del nostro archivio prende in esame i progetti realizzati in vent’anni di attività (2001-2021). Gli obiettivi sono molteplici. I quaderni hanno una forma ibrida tra libro e periodico e documentano l’esperienza di ricerca e di lavoro di una piccola infrastruttura indipendente in ambiti diversi: dalla curatela alla progettazione culturale alla formazione informale e la sua evoluzione nel tempo.
Gli attori e le figure professionali che fanno e faranno parte dei quaderni comprendono gli artisti, i curatori, i partecipanti, i destinatari, i portatori d’interesse, i committenti, le soprintendenze, le istituzioni museali, le amministrazioni, il Terzo settore e le fondazioni bancarie.

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Descrizione

Che cosa è l’arte pubblica in Italia e perché è importante che artisti e curatori di progetti artistici si pongano in relazione con le comunità e il territorio? Quale è il ruolo delle istituzioni verso l’inclusione e la fruizione dell’arte da parte della cittadinanza, delle persone, della comunità più svantaggiate? L’arte può favorire una coesione sociale?
“Arte in relazione. Vent’anni di progetti e riflessioni sullo spazio pubblico”, il libro edito da Connecting Cultures in occasione del suo ventennale,  propone una chiave di lettura sul senso dell’arte pubblica in Italia attraverso la riesamina di due grandi progetti realizzati nel corso della attività: Arte Pubblica in Italia: lo spazio delle relazioni (2003) e Il segno della memoria (2009-2013). La narrazione parte dai documenti d’archivio e dalle testimonianze di chi c’era, di chi ha avuto un ruolo nei processi di rigenerazione, di formazione o nella realizzazione di opere nella sfera pubblica, per poi arrivare al presente con le riflessioni di studiosi, critici e artisti di generazioni diverse.
Arte Pubblica in Italia: lo spazio delle relazioni (2003) presenta il circuito dell’arte nella sfera pubblica con attori e portatori d’interesse diversi e complementari a quello del mercato dell’arte tout court.
Il segno della memoria (2009-2013) affronta le diverse fasi della
realizzazione di un’opera permanente partecipata per la piazza centrale (Piazza Matteotti) di Imola.
L’insieme dei Documenti d’Archivio, le Conversazioni con i nostri primi mentori, le Testimonianze di chi ha partecipato ai progetti e le Riflessioni di osservatori, curatori e artisti di generazioni diverse, costituiscono la struttura narrante del quaderno.

In copertina: Vinculum, foto di Alessia Rollo, 2019

 

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