In queste settimane di resistenza compatta all’attacco di Coronavirus l’attività di Connecting Cultures non si ferma grazie alle modalità smart working. Siamo fiduciosi che quando l’emergenza sanitaria si sarà esaurita e potremo finalmente uscire dalle nostre case, il mondo della cultura e dell’arte saranno chiamati a riprendere con rinnovata e ancora più motivata energia il ruolo di catalizzatori del cambiamento che fatalmente attende la nostra società nel futuro prossimo. 


IL PROGETTO AU REVOIR
La mostra Au Revoir che era in corso in Francia, al Carré d’art contemporain di Nîmes è stata temporaneamente sospesa così come è stata rimandata a data da destinarsi l’inaugurazione ufficiale prevista per il 2 di aprile inizialmente in calendario, ma il progetto artistico di Ettore Favini portato avanti con la nostra curatela prevede anche la realizzazione di un libro ispirato alla mostra e di un video che racconta le fasi del progetto di arte partecipata.

UN LIBRO DARTE SUL MEDITERRANEO
Au Revoir è il titolo del volume che accompagna la mostra con l’obiettivo di far rivivere le culture e le civiltà del Mediterraneo. Il Mare Nostrum, i suoi confini una volta indefiniti sono oggi sempre più chiusi e contraddicono la sua identità millennaria.
In questi giorni stiamo completando il progetto del libro chiusi nelle nostre rispettive abitazioni, dove paradossalmente stiamo riconfigurando completamente i nostri confini quotidiani a causa della pandemia di Codiv19. Un’esperienza che ci aiuta a comprendere ancora meglio quanto l’idea di confine sia labile e possa essere minata da un qualsiasi fattore esterno.

IL VIDEO: UN RACCONTO DI ARTE PARTECIPATA
Il cortometraggio propone le fasi di sviluppo di Au Revoir come il racconto di un progetto di arte partecipata attraverso la testimonianza corale delle persone e delle comunità che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera artistica: insieme con Favini gli artigiani emigrati in Italia che hanno tessuto e ricamato le tele, i responsabili e i volontari del Museo del Tessile di Chieri – fino a poco tempo fa al centro di una fiorente industria tessile –  che hanno messo a disposizione del progetto telai e competenze, i rappresentanti delle comunità egiziana e nordafricana di Milano che nel laboratorio partecipativo al Museo del ‘900 hanno donato all’artista tele e tessuti personali densi di storie, utilizzati poi da Favini per la realizzazione della sua opera.

LA FORMAZIONE IN UN MONDO CHE CAMBIA
Out of Fashion, il corso di Alta Formazione sulla moda sostenibile realizzato da Connecting Cultures in collaborazione con POLI.Design Milano è rivolto a professionisti, quadri, imprenditori emergenti e giovani lavoratori nei settori della moda, del tessile, degli accessori e del retail.
Una visione a 360 gradi sul tema della sostenibilità nella moda, affrontata in tutti i suoi molteplici aspetti: dalla sostenibilità ambientale alla tracciabilità della filiera, dalle innovazioni tecnologiche alla responsabilità d’impresa e diritti dei lavoratori, comunicazione e relazione con il consumatore.

“L’impatto con il virus Covid19  sarà culturale e fondamentale nella costruzione di un mondo che si presenterà profondamente cambiato. L’emergenza sanitaria porterà a una crisi che non sarà solo finanziaria ma di sistema: un mutamento radicale che tuttavia, se ben compreso e gestito, potrà favorire la nascita di un contesto nuovo e migliore, rispettoso del lavoro delle persone e più in sintonia con i pericoli dell’emergenza climatica. Non potremo produrre in nessun modo nella quantità e la disponibilità alla quale eravamo abituati. Ricominciare e reindirizzare il cambiamento richiedera l’audacia di costruire una nuova economia basata su altri valori e modalità produttive così come la gestuone dei trasporti, della distribzuine e della vendita”. Li Edelkoort, trendforecaster, da un’intervista al magazine Dezeen, 9 marzo 2020

La sostenibilità (ambientale, economica, sociale) sarà il tema urgenza estrema nei mesi a venire e il sistema moda, se non adatterà paradigmi, valori sistemi di produzione al cambiamento che ci aspetta, rischia la sua sopravvivenza.
In un contesto nel quale la sostenibilità da opzione diventerà percorso obbligato, Out of Fashion si propone come strumento di conoscenza imprescindibile per affrontare con sicurezza questo passaggio.
Le lezioni di Out of Fashion sono in calendario da settembre 2020 a febbraio 2021 e le iscrizioni sono già aperte.

Nella foto: Ettore Favini, Latina, 2020, tessuti donati su denim. Ph. Max Monnecchi. Realizzata grazie al sostegno di Italian Council (2019)